Un contributo agli Stati generali per Expo 2015.
“Il nostro contributo è nel segno concordato dalla Conferenza dei Rettori degli atenei della città a suo tempo attivati in questa direzione dal Sindaco Letizia Moratti, circa il macro obiettivo della relazione della città con l’evento, ovvero quello del complessivo arricchimento culturale (necessariamente critico e capace di affrontare le luci e le ombre del tema planetario della nutrizione) che si può generare nel tempo facendo i conti con i contenuti scientifici della problematica e con l’internazionalizzazione degli scambi che si costruiranno. La natura del contributo che Fondazione mette in atto esso può essere sintetizzato con tre parole: promozione, specificità, identità. Con promozione si intende prevalentemente un profilo mirato di programmi dedicati al turismo; con specificità si intendono programmi – che fanno parte del contenuto stesso di Expo – dedicati al rapporto tra consumi alimentari e comportamenti collettivi; con identità abbiamo cominciato a lavorare in ascolto dell’opinione pubblica al tempo della candidatura della città di Milano e vorremmo proseguire con un programma di accompagnamento alla invitabile trasformazione del brand della città”. “Milano, grazie a ad un evento positivo e l’Aquila, a causa di un evento tragico – ha osservato ancora il docente della IULM – sono le due città italiane che costituiscono da qui a metà del prossimo decennio i maggiori laboratori sul tema del patrimonio simbolico e dell’identità“.