“La parte essenziale delle sue qualità”. Intervento a Lastra a Signa (2.4.16)
Associazione Pensiero Socialista in collaborazione con la Fondazione Pertini
Presentazione del libro “A me piaceva il mare, a lui la montagna- Ritratto di Carla Voltolina Pertini”
Interventi di Pietro Milanesi, Stefano Rolando, Umberto Voltolina, Pietro Pierri, Graziano Graziani.
Brani e testimonianze lette da Ilda Fusco, con la musica alla chitarra di Daniele Bedini
Sabato 2 aprile 2016
Sintesi dell’intervento di Stefano Rolando (autore del libro)
La preoccupazione per il presente, per le cose che accadono (e anche forse per le cose che non accadono) obbliga a incominciare la presentazione di un libro-ritratto di una donna della sinistra del nostro ‘900, nota ma probabilmente poco conosciuta, ovvero poco conosciuta per il suo reale profilo oltre al fatto di essere stata la moglie “la moglie di Pertini“, ci obbliga – ora, qui, in una casa comunale della Toscana a tradizione di sinistra – a chiederci perché un libro così può essere ora interessante.
Questo libro racconta una storia di guerra, di emozioni, di lotte, di libertà, di fronteggiamento di grandi cambiamenti e soprattutto una storia di coerenze.
Non attraverso il consueto racconto della storia politica, ma attraverso il varco aperto in una vicenda tutto sommato privata nella vicenda tutta pubblica di un partigiano eroico diventato presidente della Repubblica.
Il punto cruciale è appunto quello di essere una storia di coerenze.
Il punto cruciale è appunto quello di essere una storia di coerenze.
E di presumere di poter interessare oggi persino i nostri giovani, quando il presente pare segnato dal recente ventennio che ha pesantemente agito sul taglio della memoria, per accreditare una parte del ceto politico che solo cancellando un po’ di tracce poteva mantenere ruolo e protagonismo.
Il taglio della memoria non ha ucciso ne’ la parte migliore dei nostri giovani, ne’ la parte migliore della nostra società. Dico ” migliore” in senso civile. Come dimostrano la scoperta collettiva che abbiamo fatto recentemente di Valeria Soresin e di Giulio Regeni e dei loro genitori.
Nella quarta di copertina di questo libro è scritto: “Sandro Pertini è stato un grande italiano che merita di essere ricordato. Ma Carla è stata parte essenziale delle sue qualità: della sua proibita’, del suo ardimento, della sua umanità“.
L’indagine sulle coerenze riguarda i comportamenti, i valori di riferimento, l’etica quotidiana, il modo di giudicare le persone di cui fidarsi e le persone di cui non fidarsi, il rispetto per le attese che hai riposto negli altri e che altri hanno riposto in te.
Sandro Pertini lasciò il Quirinale e, da senatore a vita, scelse di concludere la sua esistenza umana e politica nei banchi socialisti, non nel gruppo misto. Per dimostrare che quella casa e quindi la storia dei socialisti era più grande di ogni critica che poteva essere levata anche in anni di declino.
Tra i suoi punti di forza la quotidiana dialettica con quella staffetta partigiana che negli anni della resistenza ebbe assegnato il compito di “tenere in sicurezza” il capo partigiano così come – lo ha ricordato Renata Colorni, figlia di Eugenio Colorni, presentando questo libro alla Casa della Cultura a Milano – per tutta la vita terrà fede allo svolgimento di questo compito.
Credo che giovani e meno giovani vorranno sapere – nel breve ma intenso testo che qui presentiamo – perché questi cenni li riguardano e ci riguardano