Presentazioni a Siena (25 agosto) e ad Aieta in Calabria (26 agosto)
La buonapolitica.
Discussioni a Siena (Toscana) e ad Aieta (Calabria) in agosto 2012
Discussioni a Siena (Toscana) e ad Aieta (Calabria) in agosto 2012
“Cantiere Milano/Italia” dice il sottotitolo del libro “La buonapolitica“. Una ragione in piu’ per accettare inviti decentrati, per andare a misurare attenzione e critica in contesti dissimili. Dopo una prima occasione nel salernitano a fine giugno, ecco ora a fine agosto la Siena dei “democratici” , dove tutto e’ materia di discussioni e anche di divisioni (dal Monte dei Paschi al Museo di S. Maria della Scala, da renziani agli anti-renziani, dal conflitto generazionale a quello di tradizione con Firenze); e l’ alta Calabria, a ridosso del Parco del Pollino tra sindaci a loro modo “civici” anche se figli della prima Repubblica e orfani di quei partiti.La transizione, il modello di democrazia, l’uscita dalla crisi, il nodo delle risorse, la credibilità delle istituzioni, la legalità, la partecipazione.
Milano e’ – e resta – un luogo accettabile di testimonianza su questi temi. Ma ogni locus ha la sua storia , ogni contrada (a Siena nel giorno in cui Valdimontone organizza il suo corteo della vittoria dopo 22 anni!) ha la sua faziosità (Aieta arroccata sopra Praja a mare rimerita di riaccorparsi alla marina in posizione di nuovo egemonica). Ma insomma, dove “tira” Milano e’ un discorso ascoltabile per queste dissimili Italie.
La seconda Repubblica ha fallito ovunque. Le nostalgie non sono carte di credito per guardare avanti. Il bisogno di buon governo obbliga a soluzioni. nessuna ricetta, naturalmente, ma qualche confronto sul metodo.
A Siena una tv (www.tvedotv.it) ha dato tutto in diretta ( con interviste). Anche al link http://www.sienapartitodemocratico.it/pdsiena/la-buona-politica-raccontata-nel-libro-di-stefano-rolando/
Ad Aieta si sono fatte le due di notte per consentire ai sindaci di inquadrare le loro speranze di riscossa ( chi più pessimista, chi piu’ ardimentoso) ne mio modesto parametro sulla “buona politica”.Grand meriti in questi casi delle librerie civili indipendenti locali (Pasquale Lanzillotti, della Libreria Victoria, in Calabria) che organizzano le cose e ricordano che senza libri e senza cultura la buona politica e’ senza artiglieria.