Una precisazione di Gianfranco Astori

Gianfranco Astori è stato esponente di spicco della Democrazia Cristiana, parlamentare e Sottosegretario ai Beni Culturali. In “Quarantotto” è citata la comune appartenenza al movimento degli studenti medi prima del ’68. Ma con un errore di provenienza che Gianfranco ha la cortesia di correggere nella acclusa lettera.

12 settembre 2008
Caro Stefano,
ho rivissuto con interesse lo ”spaccato” che offri con il tuo libro. E’ giustamente un pezzo di storia del nostro Paese. Se avrai l’opportunità di una nuova edizione ti segnalo solo la presenza di un errore nella parte iniziale del volume (pag. 116). La memoria talvolta gioca qualche scherzo a distanza di anni. Vale per la vicenda del Comitato milanese interstudentesco e della Giunta nazionale studenti medi eletta all’Ymca, a Roma. Tu ed io ci incontrammo a casa di Andrea Milani per il Cmi: io rappresentavo infatti, in quanto presidente, l’O.S.C.C. (organismo studentesco del Carlo Cattaneo), scuola che, a Piazza Vetra, a Milano, raccoglieva, tra geometri e ragionieri, almeno due migliaia di studenti. Ero giunto a quella responsabilità in polemica con Gioventù Studentesca, interpretando la sensibilità dell’altra anima del mondo cattolico giovanile milanese, quella che faceva capo alla Gioventù di Azione Cattolica ed ai giovani democristiani. Non Vercelli, dunque ma Milano, il luogo del mio impegno studentesco. Vercelli, dieci anni più tardi sarebbe stata il luogo del mio impegno politico ed amministrativo, con la elezione in Parlamento. Nulla di drammatico, come vedi, solo la restituzione a Milano della mia formazione giovanile. Un caro saluto.
Gianfranco Astori
 
 
15 settembre 2008
Caro Gianfranco,
tante grazie per la tua mail.
Hai ragione. Guarda che scherzi fa la memoria. Ti mette un dato “Vercelli” e te lo sposta nel teatro dei ricordi. Tra l’altro la dialettica interna al mondo cattolico – che è il dato rilevante – avrebbe dovuto essere meglio citata. Ma ho cominciato a badilare nell’orto del passato prossimo. Cercherò di migliorare.
In ogni caso raccolgo commenti al libro nel sito www.stefanorolando.it. Certamente lì colloco la tua precisazione. Lieto di rivederti e, se credi da qualche parte, anche di parlare di questo libro.
A presto

Stefano