Pisapia: biglietto unico per mostre e biblioteche. Corriere 17ott2011

Corriere della Sera
17 ottobre 2011
 
Il progetto
Pisapia: un biglietto unico per mostre e biblioteche. Sarà una card elettronica
L’assessore alla Cultura Boeri: ticket valido anche a Torino.
Si pensa a coinvolgere anche i musei privati
 
Maurizio Giannattasio
 
Il progetto
Pisapia: un biglietto unico per mostre e biblioteche. Sarà una card elettronica
L’assessore alla Cultura Boeri: ticket valido anche a Torino. Si pensa a coinvolgere anche i musei privati
Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia (Fotogramma)
MILANOUn biglietto unico. Comprensivo di tutte le mostre, di tutti i musei e di tutte le biblioteche milanesi. È uno dei progetti che sta più a cuore al sindaco, Giuliano Pisapia. Rispondendo a una domanda di Stefano Rolando nel libro «Due arcobaleni nel cielo di Milano» (pubblicato da Bompiani, da mercoledì in libreria) il primo cittadino lancia la sua proposta: «Se si lavorasse a un biglietto d’ingresso quotidiano, multicomprensivo, per consentire ai milanesi e ai turisti di vivere l’insieme del patrimonio culturale della città, si darebbe un contributo semplice, non invasivo, organizzativo, ma immenso».
 MILANO – TORINO -È quello su cui sta lavorando l’assessore alla Cultura, Stefano Boeri. Perché il progetto del biglietto unico è molto più ambizioso della semplice messa in rete dei musei e delle mostre milanesi, ma si allarga anche a Torino, al Piemonte e all’intera Lombardia. «Stiamo lavorando insieme al Comune di Torino, alla Regione Lombardia e alla Regione Piemonte – attacca Boeri – per creare un biglietto unico che riguardi le mostre i musei. E stiamo coinvolgendo anche le Ferrovie dello Stato per fornire ulteriori servizi. Adesso con l’alta velocità ci vuole meno di un’ora di viaggio tra Milano e Torino e in un giorno si possono vedere tre mostre nel capoluogo piemontese e altrettante nella nostra città». Si tratterà di una card elettronica, ricaricabile su Internet e che permetterà di accumulare punti per una serie di servizi aggiuntivi.
 MUSEO DEL NOVECENTO – Tecnicamente non è semplice. Ad esempio la Regione Piemonte ha già una card del genere. Mettere insieme sistemi e piattaforme differenti comporta una serie di difficoltà. Ne sanno qualcosa a Palazzo Marino. Nel 2009, l’assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory annunciava l’arrivo del super-ticket unico per le mostre di Palazzo Reale, il museo del Duomo e appunto le 3500 opere del nuovo Arengario. Ci si sta ancora lavorando. La biglietteria unica verrà realizzata nello stesso Museo del Novecento, ma prima bisogna mettere insieme le varie realtà museali milanesi: i civici, i musei ecclesiastici, quelli dello Stato. Adesso il perimetro si allarga a Torino e in prospettiva ad altre città. «Perché non pensare di mettere in rete anche Bologna? – continua Boeri – A questo punto ci sarebbero tre città raggiungibili nel giro di tre ore di treno».
 I PRIVATI – E poi ci sono i privati. L’idea è quella di coinvolgerli nel progetto del super-biglietto: «Quando il portale sarà sul web si capirà se i privati hanno interesse a mettersi in rete. Penso, per esempio, al Museo di Intesa-San Paolo. Che cosa gli impedirebbe di aderire alla rete museale? La nostra intenzione è quella di allargare il sistema anche ai privati». E Milano è ricca di musei gestiti dai privati.
 LE INCOGNITE – Il progetto è ancora troppo «giovane» per poter entrare nei dettagli. A partire da quello più importante. Quanto costerà la card giornaliera? Quale sarà il vantaggio per i cittadini. Le mostre più «importanti» verranno lasciate fuori dal pacchetto o rientreranno nel carnet? I tecnici milanesi e torinesi sono al lavoro. La speranza è quella di poter arrivare entro la fine del prossimo anno al superticket così da poter garantire il funzionamento ottimale durante i sei mesi di Expo 2015.