Onore alla Grecia (13 febbraio 2012)
Nel “gruppo aperto” promosso su Facebook da Stefano Munafò,
lo stesso Stefano ha oggi postato un canto,
una lirica dedicata alla situazione in Grecia.
una lirica dedicata alla situazione in Grecia.
Questo il testo
Facebook – 13 febbraio 2012 h. 17.20 –
ONORE ALLA GRECIA
ONORE ALLA GRECIA
Onore e rispetto per la Grecia
patria della civiltà e della democrazia.
Non si possono imporre ad Atene
che ha illuminato il mondo,
queste opache e impietose catene
fatte solo di numeri e di cifre
e di un egoismo sprezzante e profondo.
La Grecia di oggi è in debito con banche?
Tutti i paesi sono in debito con gli Elleni.
Sulla bilancia del dare e dall’avere
non pesano solo i numeri dell’economia,
ma il lascito che ci ha insegnato a vivere,
i principi dell’Essere e della Filosofia,
i viaggi di Ulisse all’Orizzonte,
il Canto primario di Omero,
il confronto con Socrate, Platone e Senofonte.
Non si possono imporre ad Atene,Il bagaglio enorme di un passato,
che solo nella mente degli stolti è ormai passato.
La civiltà viene dal Sud,
anche se i nuovi barbari
fanno finta di niente.
Ho provato a svolgere la seguente breve riflessione
Facebook – 13 febbraio 2012 h. 22.30
Io sono d’accordo e sottoscrivo lo spirito poetico
che allarga la visuale di una cronaca aspra e ingiusta.
L’Italia, che sta riconquistando legittimità internazionale,
dovrebbe avere fermissima la linea
(che la miglior prima repubblica aveva elevato a regola della politica europea
di mediazione tra nord e sud)
di impedire “lezioni” date a paesi offendendone la storia.
Ma a volte mi chiedo se siamo davvero noi
gli eredi delle grandi civiltà classiche.
E’ la nostra Calabria l’erede della Magna Grecia?
Sono i governi dell’Atene contemporanea
che hanno truccato per anni i bilanci dello Stato
gli eredi del mondo raccontato da Tucidide?
Non è che quei patrimoni
sono diventati patrimoni culturali dell’umanità
e alcuni popoli del Sud non hanno fatto più il necessario,
per troppo tempo,
per conservarne anche le sole vestigia simboliche?
Stefano Rolando
Ulteriori scambi
Stefano Munafò (14 febbraio 2012)
Stefano Munafò (14 febbraio 2012)
Condivido molta parte delle tue considerazioni,Stefano.
E tuttavia mi sembra molto ingiusto attribuire a certi popoli solo la loro attuale decadenza.
Dovrebbe valere per tutto e dunque anche per il passato,
quella che per gli individui viene…
considerata la regola della discendenza e dei diritti e delle responsabilità ereditarie.
Un esempio per tutti: a chi appartiene la responsabilità nefanda del nazismo?
Nella storia esistono i corsi ed i ricorsi.
Ma il percorso della storia nel suo insieme va considerato come un cammino unitario.
Dove conta il presente, ma conta anche il passato.
Non possono esserci paesi che si riconoscono solo o nell’uno o nell’altro.
In termini storici è così. Niente superbia dello spread, dunque.
Ti ricordo una frase di Chirac:
“L’Europa di oggi senza la Grecia sarebbe come un bambino senza il certificato di nascita”
E tuttavia mi sembra molto ingiusto attribuire a certi popoli solo la loro attuale decadenza.
Dovrebbe valere per tutto e dunque anche per il passato,
quella che per gli individui viene…
considerata la regola della discendenza e dei diritti e delle responsabilità ereditarie.
Un esempio per tutti: a chi appartiene la responsabilità nefanda del nazismo?
Nella storia esistono i corsi ed i ricorsi.
Ma il percorso della storia nel suo insieme va considerato come un cammino unitario.
Dove conta il presente, ma conta anche il passato.
Non possono esserci paesi che si riconoscono solo o nell’uno o nell’altro.
In termini storici è così. Niente superbia dello spread, dunque.
Ti ricordo una frase di Chirac:
“L’Europa di oggi senza la Grecia sarebbe come un bambino senza il certificato di nascita”
Stefano Rolando (14 febbraio 2012)
Bene che emergano queste riflessioni. C’è troppa superficialità e visione troppo angusta.
Bene che emergano queste riflessioni. C’è troppa superficialità e visione troppo angusta.
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