Purtroppo ho aperto FB solo ora: saremmo venuti volentieri a Como, da Viggiu’…..tra l’altro, purtroppo io non potrò votarti: ho romanticamente ma incautamente preso, anni fa, la residenza a Viggiù, e solo dopo mi sono resa conto….che non avrei più votato a Milano. Giampi, lui, e’ rimasto milanese. Almeno 3 amici milanesi ti voteranno, meglio che niente.
Egregio Professore, grazie per l’amicizia scambiata su Fb. Sto finendo di leggere il Libro “Le nostre storie sono i nostri orti…”, bellissimo! Non sarà stato facile peraltro tenere testa a uno come Pannella che è effluvio di parole, citazioni, date e dati. Se fossi lombardo la sosterrei, purtroppo non posso perché campano, di Salerno, città amministrata da un satrapo di Provincia come De Luca balzato agli onori perché candidato a sostituire Bassolino. Sono rimasto malissimo, allibito direi, all’annuncio di Pannella di adesione dei radicali alla coalizione che sosterrà il satrapo. Sono un laico e liberale (attivissimo nell’allora gioventù liberale), da tempo seguo con attenzione i radicali -li voto- e ho tessera PR Transnazionale. Fa male vedere svendere nella mia regione battaglie di libertà a un tirannucolo che odia il dissenso, i neri, l’ambiente perché in piena sintonia col partito del Cemento. A proposito sono presidente di un Comitato civico bipartisan che qui lotta strenuamente contro un Eco -Mostro detto CRESCENT che De Luca vorrebbe vedere costruito, per speculazione palazzinara, nell’area più bella della città. Sono intervenuti autorevoli autorità contro il complesso edilizio (anche parlamentari radicali con Interrogazioni…di qui anche la contraddizione di cui ho fatto cenno), se interessa un approfondimento potrà consultare
Pierluigi Morena, Salerno 9 febbraio 2010
Prof. io faccio il tifo….e un po’ di passa parola (insegnatomi bene bene dai miei amici extracomunitari che spesso possono contare solo su questo livello di info!)
Barbara Ghiringhelli, Roma 9 febbraio 2010
Moltissime grazie per la risposta. Avessi saputo che veniva girata a Pannella sarei stato più circostanziato, ma va bene anche così. De Luca, purtroppo, (oltre che dell’arroganza e del turpiloquio) è espressione -come tanti, anche più in alto di lui- della terribile “politica del fare” nel cui nome tutto si giustifica, opere ciclopiche, trafori incredibili, quasi sempre cattedrali nel deserto, occupazione feroce di ogni centimetro del territorio. Vabbé, essere “antimoderno” non mi spaventa, lo stesso Pannella mi ha insegnato ad avere il coraggio di posizioni in controtendenza. Ho letto tutti i link inviatimi, bellissimo l’articolo su Il Secolo (storici avversari che si rispettano lealmente), bella la sua intervista sul concepimento del saggio. Ancora complimenti, la seguirò con attenzione nella sua campagna regionale. Qualora ritenesse – in assoluta libertà – che il CRESCENT sia un eco-mostro (Sgarbi lo definì più opportunamente “ministero sovietico”) potrebbe intervenire pubblicamente nelle forme che crede, in questi giorni dovrebbe uscire un pezzo su EL PAIS, vista la firma spagnola del progettista. Un carissimo saluto
Pierluigi Morena, Salerno 10 febbraio 2010
Ho letto la lettera che hai avuto la cortesia di mandarmi. Per la candidatura penso che hai fatto non bene, ma benissimo: per il segnale che dà a chi pensa che non ci sia niente da fare e per gli interlocutori che hai/ti hanno scelto. Per dirti quanto è consonante con quello che penso in questa fase: non più tardi di giovedì scorso ho chiesto a un amico in che modo avrei potuto (potrei) dare una mano alla Bonino: non possiamo permetterci di perdere e la sua sconfitta sarebbe un colpo a mio avviso ferale per la sua sorte di leader politico nazionale.
Celestino Spada, Roma 14 febbraio 2010
Apprezzo molto le tue newsletters… e quando sarà in momento indicherò il tuo nome ai miei amici lombardi.
Enzo Marzo, Roma, 14 febbraio 2010
Carissimo, indimenticato, mai uguagliato (anni luce di distanza) e troppo rimpianto mio capo al Consiglio Regionale, vera sorpresa, graditissima, quella di partecipare alla Kermesse delle regionali. Le auguro un grande successo, non solo per lei, ma per noi tutti per i cittadini di questa regione. Non nascondo che nelle recenti vicende il mio pensiero è corso a lei, alla sua non-sudditanza, alla sua onestà intellettuale, al suo buon esempio,e, come la saggezza orientale ci insegna, prima o poi tutto torna nel fluire delle energie, il bene e il male…….un caro abbraccio
Nicoletta Cerrani, Milano 15 febbraio 2010
Caro Stefano, condivido la tua scelta di candidarti. Così saprò chi votare. Se ti posso essere utile,cercami.
Carlo Fontana, Milano 17 febbraio 2010
In questo momento nel quale si pensa alla politica come molla per ottenere favori, sarebbe interessante spiegare invece come il mondo dello spettacolo dovrebbe strutturarsi per poter chiedere alla politica di aiutarlo a sopravvivere in un momento di esasperato liberismo che ha portato intellettuali come Baricco a chiedere l’abolizione di ogni sostegno pubblico allo spettacolo! Questo sarebbe il momento giusto di descrivere come lo spettacolo dovrebbe essere perché la democrazia liberale lo possa sostenere! Che ne pensi? Forse questo sarebbe un punto di partenza per farti diventare il portabandiera di un modo di essere nel rapporto spettacolo/pubblica amministrazione…Ricordati di Paolo Grassi!Bisognerebbe far pensare ai milanesi che devono difendere il primato conquistato nel Teatro da Grassi, Strehler, Greppi, Simoni, Palmieri, ecc.
Giancarlo Zagni, Mentana 18 febbraio 2010
Complimenti vivissimi per la tua campagna elettorale. E’ la prima volta che questa strategia di comunicazione viene perseguita con rigore e sistematicità. Mi auguro che abbia successo. Auguri!
Renato Parascandolo, Roma 23 febbraio 2010
Quando la discussione è a somma positiva – e qui cito A.J. Toynbee – il mondo avanza, ora in questo breve tratto di storia italiana resta evidente quanto il vuoto sia l’unica forza fisica in espansione ma come sappiamo il contraccolpo del pieno è inarrestabile. Siamo l’esempio vivente del pieno momentaneamente compresso, la fisica e le sue leggi sono i migliori alleati per il futuro di un paese lungo e stretto che riuscirà ad esprimere al meglio tutto il bene che abbiamo di fronte al di là del ponte – Italo Calvino – sbarrato dalle forze del vuoto. A presto atomo di Libertà
Gabriella Barbaro, Como 24 febbraio 2010
Non e’ una questione ‘socialista’, peraltro ormai ho votato piu’ volte radicale che socialista. E’ che tutto si usura e viene a noia. Lo sciopero della sete per la fame del mondo ha piu’ senso di quello per i cancellieri nei comuni per la raccolta delle firme. Si finisce per rasentare il ridicolo e la campagna elettorale sul fatto che non ci siano le condizioni per fare la campagna elettorale e’ francamente insopportabile. E mi sembra che le generali manifestazioni di insofferenza dimostrano che non e’ una opinione solo mia. La querelle mi ritiro-non mi ritiro non aiuta neppure quella. Poi alla fine voterò, ma che strazio.
Marco Dragone, Milano 24 febbraio 2010
Ciao Stefano, mi permetto di darti del tu. Ho appena finito di leggere il libro che hai scrito con Pannella. Davvero interessante! Complimenti! Avete ricostruito in maniera perfetta tutta la storia di “Giacinto”. Io ho solo 23 anni, e tante cose non le sapevo. Per questo devo dirvi grazie. A Marco, per le sue esposizioni, ma anche a te, per averlo incalzato con le tue domande.Se lo riterrai opportuno, accetta pure la mia richiesta di amicizia.
Ciao, un abbraccio e al prossimo libro.
Lorenzo Chiavetta, FB, 24 febbraio 2010
Caro professore,rientro da uno dei mie soliti viaggi in Usa e… sorpresa : Stefano Rolando si candida alle regionali della Lombardia. Caro professore, la ricordo come un ottimo comunicatore, brillante saggista, ma che centra con la politica? La sua carriera è sempre stata segnata dall’essere protagonista, insomma un numero uno, non penso proprio e, scusi la franchezza, che posa essere un altrettanto brillante politico. Ricordo che negli anni novanta, quando arrivò in Consiglio regionale, incaricato a dirigere o meglio istituire un apparato che si occupasse di comunicazione istituzionale (a che bei tempi i ricordi ci fanno sentire meno soli…. Bella canzone della Vanoni – Toquinho ), da allora, la comunicazione in Consiglio regionale, non solo si è fermata, ma anzi si è tornati indietro. A quel tempo appunto, ebbi uno scontro con Lei che ci accusava di improduttività, arretratezza in cultura istituzionale, naturalmente mi ribellai rispondendole che la nostra “improduttività” era la conseguenza dell’esistenza di una squallida classe politica a cui corrispondeva una squallida classe dirigente . Nessuna relazione dunque tra le vere capacità e le disponibilità dei singoli lavoratori di operare per il bene comune. Dunque, poiché la classe politica è ancor più peggiorata, non penso che pochi individui possano migliorarla; il cambiamento passa attraverso una rivoluzione culturale del lavoro e della società, pertanto penso che ciascuno di noi debba fare quello che più sa fare per contribuire a realizzare il cambiamento. Caro professore, se davvero crede in quello che sta per fare, le auguro di riuscire nel suo intento, naturalmente, se sarà eletto la terrò costantemente sotto controllo per verificare il suo operato, ma non potrò votarla perché, per quanto la stimi , resto comunista. Sono convinta che il comunismo sia l’unica via d’uscita al degrado del mercato globale, vero volto del capitalismo, conseguentemente mi è impossibile votare per un partito che si è schierato contro l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Marie Loveci, Milano 25 febbraio 2010
Risposta : Marie, Marie!
Grazie per la risposta così franca e gentile. La sincerità conta e il mio obiettivo non è carpire voti, ma introdurre una modalità che si è persa in questa vendita di formaggini che sono diventate le elezioni. Mi interessano le regole e la legalità, da qui la mia scelta (che pur vivo da indipendente). Dice che prima bisogna fare il cambiamento nella “domanda” (la società), poi cambieranno anche le istituzioni. Capisco la filosofia, appunto “comunista”. Ma penso che da sempre istituzioni e società si peggiorano a vicenda e si migliorano a vicenda. Non sarò un “politico”, ma garantisco che in quell’aula sono in grado di pesare più di tanti peones. Perchè è proprio questo metodo a creare discontinuità. Siccome la vita è una, ho pensato che fosse utile provarlo. Anche se forse sarà solo un’esercitazione. Affettuosi auguri.
Mi sono educato con Pannella. Le domeniche mattina all’Adriano nel 1975 lo sarei stato a sentire per ore. Radicale e’ l’unico voto che ho dato senza turarmi il naso. Radioradicale e’ la sola che ho ascoltato con passione e per lungo tempo. Grazie di tutto.
Paolo D’Anselmi, Roma 27 febbraio 2010
Grazie della tua “radiocronaca” che è avvincente…ho ascoltato tutto, ma soprattutto te che – per me – sembri il più sincero, preoccupato soltanto di comunicare la tua capacità di comprendere (sia nel senso di avere dentro e di capire). Il tuo pensiero soprattutto riguardo all’indignazione mi sembra moderno e inascoltato e io giorni fa mi sono preoccupato (dopo aver scritto un libro su ciò che può succedere a chi s’indigna) di tentare una spiegazione etimologica dello sdegno, proprio perché credo che viviamo in un’epoca che ha cancellato l’idea di un siffatto sentimento-atteggiamento. Grazie quindi delle tue parole e buona fortuna per la tua avventura elettorale.
Giancarlo Zagni, Mentana 27 febbraio 2010
Domani mattina andremo a depositare le firme che come ben sai non sono sufficienti a farci trovare sulla scheda elettorale. Che dire? Niente se non che domani leggeremo il trionfo e lo sprezzo di ominicchi e veline trasversali che li accompagnano, avremo però ben chiaro l’esito del progetto Baathista- Secessionista (si scrive così ?) quello che (ben congegnato da molti anni, mentre gli inermi, cretinizzati dall’informazione collusa e dal vizio di giudicare, sempre e comunque, che quello è preferibile a quell’altro durante infinite discussioni …) ha segnato lo scardinamento dell’ impianto elettorale nazionale e la centralità garante della nostra Costituzione attraverso le Prefetture, ad oggi un qualunque Sindaco può impunemente sottrarre democrazia perché le Prefetture non hanno più quel controllo sui comuni come lo avevano prima della pseudo-riforma federalista (fatta proprio dal governo di centro sinistra intorno alla metà degli anni 90) , può chiudere gli uffici elettorali (come abbiamo verificato sia ieri che oggi durante i nostri ritiri dei certificati elettorali dei ns. firmatari) senza che nessuna istituzione gli possa imporre di aprirli come previsto dalla Legge elettorale, la Legge esiste ma hanno eroso il potere di chi dovrebbe intervenire tempestivamente. Un qualsiasi sindaco potrà nella prossima fase assegnare con criteri discutibili gli spazi di propaganda elettorale dal comizio alle affissioni ai partiti di scala nazionale. Tutto ciò mentre i polli di Don Abbondio si beccavano prima di essere soppressi… polli cattivissimi s’intende !!! Dalle mafie illegali a quelle legalizzate come a quelle secolarizzate.Ti chiedo in questo momento di aprire il dialogo anche con i cattolici liberali, la tua cultura saprà dove trovarli ed insieme a loro forse siamo ancora in tempo a scardinare il progetto che ho accennato.Cassandra ? Speriamo di no !Ma qui in Provincia anche la gente comune comincia a capire che qualcosa di grave sta per arrivare. Oggi abbiamo trovato un radio-amatore che può interloquire con tutto il mondo speriamo che non debba mai tornarci utile. Intanto su Face-book ho chiesto asilo politico a George Clooney nella sua villa di Laglio JGabriella in ebraico: Gabhri’el arcangelo comune alle tre principali religioni monoteistiche.Good Night Good Luck
Gabriella Barbaro, Como 26 febbraio 2010