Lettere ricevute per protesta censura TG1 e 2 RAI notizia morte Giolitti (8 e 9 febbraio)
Stefano, condivido la tua indignazione. Bravo! Un abbraccio
Renato Mannheimer, Milano 8 febbraio 2010
Condivido la tua indignazione.
Andrea Camanzi, Roma 8 febbraio 2010
E’ una conferma che spaventa. Spero che non duri per sempre: anche per questo sono felice che tu ti sia fatto coinvolgere e ti seguo speranzosa.
Riccarda Zezza, Milano 8 febbraio 2010
Temo che sulla reti Mediaset sia stata la stessa cosa, anche se capisco l’appello al ruolo del servizio pubblico. Ciao
Giovanni Scirocco, Milano 8 febbraio 2010
Scusami se non ti ho scritto prima, ma sono a Catanzaro alle prese con un’ispezione assai ardua (come tutte quelle in Calabria).Sono contento per la tua candidatura con i radicali, e spero tu possa avere un buon successo. Sarebbe un segnale importante, non solo per la tua storia e per le tue capacità, ma soprattutto per la politica di questo paese, ormai dominata da veline e demagoghi. La mancata notizia sui TG che mi segnali, direi, fa parte di questo quadro dove non c’è più spazio per la storia, per tutto quello che non è attualità e spettacolo. Recentemente, mi ha molto colpito un articolo, uscito su uno degli ultimi numeri di Limes, ove si lamentava il crollo vertiginoso del numero degli studenti di storia all’università e, più in generale, lo scarso interesse e la conseguente clamorosa ignoranza delle giovani generazioni verso questa materia. Mi pare evidente – come sosteneva l’articolo in questione – la responsabilità della TV in questo obnubilamento generale. Continua a tenermi informato sulla tua campagna elettorale che sostengo con convinzione, sebbene non possa essere – per ragioni di collegio – un tuo elettore.
Antonello Onorato, Roma 9 febbraio 2010
Sono totalmente solidale e pronto ad ogni iniziativa
Sergio Ristuccia, Roma 9 febbraio 2010
Per dirti come l’asse della qualità dell’informazione si sia spostato sulla tv a pagamento mentre l’azienda di Stato non svolge più il servizio pubblico (un’altra conferma che “statale” e “pubblico” non sono sinonimi).
Roberto Basso, Brescia 8 febbraio 2010
Non ho la televisione, ma la vedo di tanto in tanto e mi sono da anni fatto l’idea che dietro quello schermo si agiti la feccia più puzzolente che il nostro paese abbia mai prodotto. Gente che ha una unica professionalità quella di fare il servizio (anzi il servizi etto) televisivo al primo (anzi no anche all’ultimo) potente che passa di lì. Purtroppo, avendo seguito da esterno, ma non del tutto distratto, l’evoluzione della faccenda almeno dalla Mammì e da Manca in qui, non posso fare a meno di pensare che il craxismo ci abbia sguazzato dentro con grande voluttà. Che poi il Presidente della Rai, socialista di dio o del cacchio che sia, debba essere informato da un telespettatore, sia pure attento come te, di una puttanata così del TG1 (non mi sorprende però) è peggio che indecoroso, è triste. La scomparsa di Giolittti, è un altro brandello del Titanic delle nostre speranze per una Italia intelligentemente moderna che sta da tempo affondando non nelle pure e gelide acque dell’atlantico ma nel fango del berlusconismo as a way of life. Abbracci fraterni
PS Se ti può consolare il tipo di reazione che tu hai vedendo la TV io ce l’ho con la radio. Non conoscendo Zavoli, mi limito a tempestare con le email
Guido Martinotti, Milano 9 febbraio 2010
Hai fatto bene e ti ringrazio per ciò che hai fatto e per quello che dici…purtroppo gli ordini governativi che da tempo sono impartiti anche a Tg1 e a Tg2 hanno la responsabilità di aver fatto commettere quest’ennesimo disservizio alla democrazia! Usque tandem! si diceva ai tempi di Catilina!
Giancarlo Zagni, Mentana 9 febbraio 2010
Non ho visto i tg, ma la notizia che mi dai non mi sorprende. Nel mio
piccolo, come si dice, ho cercato di rimediare con un piccolo obituary che
dovrebbe uscire domani su “Il Riformista”.
piccolo, come si dice, ho cercato di rimediare con un piccolo obituary che
dovrebbe uscire domani su “Il Riformista”.
Mario Ricciardi, Milano 9 febbraio 2010
Caro stefano, leggo sempre tutto quel che mi mandi. Quel che mi scrivi oggi purtroppo non mi sorprende. Citerò la faccenda nel prossimo media&dintorni. Assolutamente
Emilio Targia, Roma 9 febbraio 2010