La candidatura di Stefano Rolando alla presidenza del Co.re.Com della Lombardia

1 giugno 2013
 
A firma Umberto Ambrosoli, Alessandro Alfieri, Lucia Castellano i gruppi in Consiglio regionale della Lombardia del Centrosinistra hanno presentato la candidatura del prof. Stefano Rolando per l’incarico di presidente del Co.re.Com (organo di controllo e garanzia regionale in materia di comunicazioni) sulla base delle seguenti competenze professionali e istituzionali.
 
Stefano Rolando è nato a Milano nel 1948, si è laureato in Scienze Politiche alla Statale di Milano e specializzato in Pianificazione e Analisi strategica alla Scuola di Direzione aziendale della Bocconi.  
E’ professore universitario di ruolo nel raggruppamento di Economia e gestione delle imprese e docente all’Università IULM di Milano di Politiche pubbliche per le Comunicazioni e di Teoria e tecniche della comunicazione pubblica, con una carriera manageriale in ambiti istituzionali e aziendali.
E’ stato direttore generale e Capo del Dipartimento Informazione ed Editoria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per dieci anni e con dieci governi dal 1985 al 1995; direttore generale del Consiglio regionale della Lombardia dal 1997 al 2001; segretario generale della Conferenza dei presidenti delle assemblee regionali dal 2001 al 2006.
Dal 1978 al 1985 è stato dirigente alla Rai (assistente dei presidenti Paolo Grassi e Sergio Zavoli) e poi direttore generale dell’Istituto Luce. Nel periodo 1995-1996 è stato  direttore centrale del gruppo Olivetti. Dal 1985 al 1993 è stato membro del CdA della Siae.
E’ stato membro del Consiglio superiore delle Comunicazioni (2008-2010) e rappresentante italiano in seno al Consiglio scientifico Unesco-Bresce per due mandati (2006-2010). E’ membro dei consigli di orientamento di Media Governance Initiative (Parigi) e di Aberje (San Paolo del Brasile).
Esperto di media e politiche pubbliche in materia di editoria e informazione, è autore di oltre cinquanta pubblicazioni su queste materie oltre a scritti dedicati a storia, identità e cultura politica[1].
Tra gli specialisti in Italia e in Europa di branding pubblico e di comunicazione di pubblica utilità, èautore di numerosi rapporti di studio e di orientamento per istituzioni e imprese nei campi di specializzazione disciplinare [2].
Dal 2012 presiede il Comitato Brand Milano attivato dall’Amministrazione della Città in vista di Expo 2015.
Nel 2008 ha coordinato il gruppo di lavoro in seno all’IreR-Regione Lombardia che ha svolto l’istruttoria tecnico-legislativa per una normativa regionale nel campo delle comunicazioni. 
E’ insignito della massima onorificenza della Repubblica, quella di Cavaliere di Gran Croce, concessa dal presidente del Consiglio Ciampi nel 1993.
 
 
Kei4biz
Agenzia nazionale di informazione sulle telecomunicazioni
Stefano Rolando, candidato alla presidenza del Corecom della Lombardia
 
(12 luglio 2013) – Ieri sulle pagine milanesi dei principali giornali (Corriere, Giornale) la notizia della candidatura alla presidenza del Corecom della Lombardia (l’organo di vigilanza e controllo sulle comunicazioni a dimensione regionale) di Stefano Rolando. Una candidatura proposta unitariamente dai gruppi del centrosinistra (Patto Civico e Pd) che si profila in possibile convergenza anche con la maggioranza di centrodestra che – dicono i giornali – potrebbe così avere i due vicepresidenti (uno indicato dal Pdl e l’altro dalla Lega) e almeno un altro consigliere, mantenendo quindi la maggioranza di un consiglio passato con recente provvedimento da sette a cinque membri. 
Già nelle prime due legislature di Formigoni il Corecom della Lombardia era stato considerato organo di garanzia e guidato quindi da un esponente della minoranza (allora l’on. Maria Luisa Sangiorgio).
In ogni caso si tratta di una buona notizia per il sistema italiano delle comunicazioni per l’alto profilo istituzionale e professionale di Stefano Rolando e per i suoi qualificati rapporti con Roma e Bruxelles. Professore di ruolo all’università Iulm di Milano (titolare di Politiche pubbliche per le comunicazioni), è stato direttore generale dell’informazione e dell’editoria per dieci anni a Palazzo Chigi (dal 1985 al 1995 con dieci governi), poi direttore generale dello stesso Consiglio regionale della Lombardia (con i presidenti Morandi e Fontana) e per cinque anni segretario generale della Conferenza dei presidenti delle assemblee regionali italiane (nel tempo in cui si istituirono i Corecom e il loro coordinamento nazionale). Importanti anche le sue esperienze nelle maggiori imprese italiane delle comunicazioni in diversi tempi: dirigente alla Rai, direttore centrale in Olivetti, direttore generale dell’Istituto Luce e consigliere di amministrazione della Siae. E’ autore di molte pubblicazioni nel campo delle comunicazioni ed è stato rappresentante italiano nel consiglio scientifico dell’Unesco e membro per quattro anni del Consiglio superiore delle comunicazioni.