Intervista a Radio 3 Fahrenheit

La generazione del ’48

Gli italiani nati dopo la seconda guerra mondiale hanno preso strade diverse. In partenza fortunati, per una sorta di compensazione rispetto alla sciagura di una guerra orribile che, di ragazzi in armi, ne ha ucciso cinque milioni. Chi è nato “dopo” ha avuto più affetti, più diritti, più opportunità. Ma ci sono state strade anche più drammatiche. Quelle della violenza. E molti “nati dopo” si sono rivelati ambigui, o almeno, criticamente perplessi riguardo i nodi irrisolti dell’Italia contemporanea. Ne parliamo con Stefano Rolando nato a Milano nel 1948, docente di Teoria e tecnica della comunicazione pubblica allo IULM di Milano.
 
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