Il Clandestino – Intervista (David Parenzo) 5 dicembre 2009

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IL CLANDESTINO INTERVISTA MARCO PANNELLA: IL PAESE STA ANDANDO IN PUTREFAZIONE
sabato 05 dicembre 2009
 06 dic. – INTERVISTA di David Parenzo.
 Intervistare il leader storico dei Radicali, nel suo “sancta sanctorum” laico di via di Torre Argentina, è forse una delle imprese più difficili. Giacinto detto Marco ti avvolge con la sua carica di passione civile. Il 2 maggio del 2010 sarà il genetliaco, compirà 80 anni, fa politica da 65 e ora, con Stefano Rolando, ha scritto un libro “Le nostre storie sono i nostri orti ma anche i nostri ghetti“.

Poche storie, tanto tra noi non c’è bisogno di convenevoli. Partiamo da voi e dai sondaggi. Noi abbiamo seguito la vostra polemica sui sondaggi.
Siamo alle solite! I sondaggi sono usati e a volte concepiti per un uso esclusivamente politico. Tutti gli Istituti, con l’eccezione di Crespi Ricerche, quando fanno il sondaggio dicono “Radicali” che, mi permetta, non vuol dire una beneamata fava.
In che senso scusi voi non siete radicali? Certo, ma oramai la parola Radicali la usano tutti: ci sono le sinistre radicali, riforme radicali, ecc. Questi qua (i sondaggisti, ndr) lo fanno in modo consapevole, deliberato e doloso, perché sanno che in questo modo falsano il sondaggio e le annunicio che per questo gli farò recapitare una bella lettera con raccomandata e ricevuta di ritorno in cui li diffido dall’usare il termine radicale. Infatti, solo nei sondaggi di Crespi Ricerche e della Ghisleri, si dice giustamente “Lista Bonino-Pannella” e infatti i dati forniti sono radicalmente diversi!
 
Però scusi, non si arrabbi subito, ma al di là di quello che dicono gli Istituti di ricerca, a Lei che je frega di quanto vi attribuiscono in termini di rilevazioni? Voi non fate certo politica con i sondaggi.
Me frega, me frega eccome! In un sistema come il nostro dove c’è, e io lo dico da anni, un vero e proprio Regime, i sondaggi sono usati concepiti e comandati per un uso politico non corretto.Cioè per un uso politico italiano. Questi strumenti possono concorrere a disinformare l’opinione pubblica già ben disinformata di suo. Le basta?
 
Certo, chiaro. Un po’ mi torna. Sempre secondo queste ultime rilevazioni sulla fiducia e le intenzioni di voto, risulta che Berlusconi ha ancora un alto indice di gradimento. Questo nonostante i processi, il pentito Spatuzza, la crisi economica, le liti al Governo, come ce le spiega?
Lo spiego in modo molto semplice: in Italia non esiste polemica politica, e quelle in corso tra maggioranza e opposizione sono liti tipiche tra complici che sottraggono alla politica e quindi alla democrazia, l’anima! Ci si dovrebbe confrontare e scannare sui grossi problemi del Paese, ma siccome il sistema è costruito sul monopartitismo sostanziale e destra e sinistra sono le due gambe sulle quali continua a camminare un Regime che non è uno stato di diritto, a questo punto si degrada lo scontro politico e l’informazione ad un confronto tra un elettorato che non è più tale ma è una tifoseria.
 
E Berlusca? Che mi dice di Berlusca? Ripeto, il consenso ce l’ha ancora.
Ma che vuole che le dica! Quello gira il mondo e incontra i peggio criminali. Fa accordi commerciali con la Russia di Putin, va sotto le tende a braccetto con Gheddafi, elogia il dittatore bielorusso Alexandr Lukashenko, ma non creda che a sinistra sia tanto meglio! Anche D’Alema fa a gara per bere il thè con il colonnello libico. Il povero Berlusconi è privo di capacità per comprendere la storia che vive. La verità è che questo Paese ha un disperato bisogno di riforme e questo Parlamento di nominati non è in grado di fare niente!
 
Oggi c’è il No B Day. Si farà vedere in piazza? Nel Pd c’è già la corsa a chi va e chi non va…
Pensa te che problemi! No, io non vado. Questi non hanno autorità politica e morale perché sono una opposizione interna al Regime e quindi non sono credibili. Io voglio parlare di giustizia, del fatto che ci sono 11 milioni di processi pendenti tra penale e civile, 2 milioni di prescrizioni. Questa è un’amnistia di classe non ufficiale. Altro che B-B-BDay…
 
In questi ultimi mesi escono voci di filmati hard con politici, ricatti, trans, prostitute. Su voi radicali mai nulla. E’ perché contate poco?
Ma che dice! Noi non siamo ricattabili per una ragione politica ben precisa: tutto quello che facciamo lo denunciamo apertamente. Quando facciamo “una cosa proibita” (o meglio un atto di disobbedienza civile) lo scriviamo sui manifesti, lo diciamo alla radio, avvertiamo la polizia e diciamo pure di denunciarci. Quando facemmo la distribuzione di cannabis in piazza, chiesi alla polizia di arrestarmi!
 
Qual è la prossima cosa “proibita” che farà? Ce lo anticipi al Clandestino così la denunciamo noi.
Il Radicale! (ride).
 
Ma quella non è proibita…
E invece sì, noi siamo vietati ovunque!