ForumPA. Colloquio con Enrico Giovannini (Istat). La statistica come risorsa
Interviste a scena aperta condotte da Stefano Rolando
Martedì 18 maggio: oggi di scena la statistica.
Enrico Giovannini (presidente ISTAT): imparare dal “caso Grecia”, la statistica non va manipolata, va ben comunicata
e relazionata con i grandi temi del benessere e dello sviluppo sociale.
“Statistica è parola che viene da Stato, oggi la farei derivare piuttosto dalla parola Società”.
Confermato il lancio del censimento generale della popolazione italiana nel 2011,
anno del 150 dell’unità nazionale.
anno del 150 dell’unità nazionale.
Roma, 18 maggio 2010 – Sala gremita, streaming audio e video in diretta sul sito di ForumPA, pubblico attento per quasi tre ore. Il tutto per andare in profondità su un tema apparentemente ostico, in realtà rivelatore di potenzialità economica e sociale di un paese e soprattutto sul suo livello culturale,sulla qualità dei processi di governo, sul grado di libertà di informazione: la statistica nazionale. Enrico Giovannini, presidente dell’ISTAT, professore a Roma “Tor Vergata” e per anni capo della statistica dell’OCSE, ha risposto ai quesiti e alle osservazioni di Stefano Rolando mettendo al centro della riflessione una prospettiva che oggi è già laboratorio avanzato: un sistema “specchio del paese” più capace di raccontare, di entrare nei circuiti mediatici e formativi e corrispondente a bisogni meglio indagati del suo sistema di utenza: le istituzioni centrali e territoriali, il sistema di impresa, i media, il sistema associativo, il sistema formativo.
Un laboratorio che indaga anche su parametri da innovare? Risposta: “Da alcuni anni, grazie anche all’elaborazione di soggetti come la Commissione Stiglitz, di cui ho fatto parte, si capisce che il PIL resta uno strumento di indagine ma non sufficiente se si vuole misurare un insieme di andamenti che chiamiamo felicità sociale o più generalmente benessere sociale”.
C’è consapevolezza nella classe dirigente italiana? Risposta: “Noi dobbiamo aumentare la capacità di dialogo con soggetti della mediazione, ma i nostri grandi utenti debbono avere più chiaro il valore essenziale per le loro interpretazioni e per le loro scelte del valore indipendente, accertato, non manipolabile e ampliato ai confini di tante discipline – come la storia, l’economia, la sociologia, le scienze sociali – della statistica, parola che viene da “Stato” mentre appunto ormai io definirei la materia con una parola che possa derivare dalla parola Società”.
I media preferiscono i sondaggi alle statistiche. Come riequilibrare l’offerta di conoscenza? Risposta: “Se in un dibattito tra decisori si decide di mettere ad oggetto del confronto quel che la gente percepisce e ritiene più di quel che è nella realtà non è colpa dei sondaggisti, ma di una inadeguata cultura statistica dei media e di una insufficiente capacità di racconto che la statistica ha avuto finora. Un terreno di importante cambiamento per tutti”.
L’articolo che ha introdotto il colloquio al link: http://iniziative.forumpa.it/expo10/convegni/la-statistica-come-risorsa
E’ possibile ascoltare e vedere integralmente il colloquio sul sito di Forumpa : Parte prima e parte seconda http://www.ustream.tv/recorded/7013699
Il testo del colloquio sarà pubblicato sul n. 41/2010 di Rivista italiana di comunicazione pubblica (Franco Angeli editore)