Enrico Giovannini. Sintesi (Labitalia) intervento apertura conferenza naz. di statistica (15dic10)
Istat: Giovannini, da statistica dipende futuro singoli e collettività
Roma, 15 dic. (Labitalia) – “Il titolo della Conferenza di quest’anno non vuole evocare il web 2.0 peraltro già superato dal 3.0, ma segnala la necessità di passare al livello superiore di un gioco chiamato statistica, da cui dipende il nostro futuro come singoli e come collettività”. Così Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, è intervenuto nella sua relazione d’apertura dei lavori della Decima conferenza nazionale di statistica, ‘Statistica 2.0. Vivere l’innovazione al servizio della società’, oggi a Roma. “Le tante sessioni della conferenza -ha continuato Giovannini- sono legate da un filo rosso che, speriamo, consenta domani pomeriggio di convergere sull’idea di un Patto tra statistica ufficiale e società, dal quale far scaturire i cambiamenti necessari per realizzare il passaggio alla ‘Statistica 2.0”. Un ‘viaggio’ necessario, secondo Giovannini, perché “le statistiche sono divenute compagne della nostra quotidianità, influenzando profondamente l’opinione pubblica, la politica e, quindi, le nostre vite. In questo quadro non possiamo non domandarci come la statistica ufficiale debba evolvere per svolgere adeguatamente quel ruolo fondamentale per il funzionamento delle nostre società a cui essa è chiamata”. E il ruolo della statistica ufficiale, secondo il presidente dell’Istat, sarà sempre più fondamentale in futuro. “La crisi greca –ha detto- ha ampliato notevolmente il numero di persone influenti che ritiene necessario trattare gli istituti di statistica come autorità indipendenti alle quali è affidata la produzione di un bene pubblico realizzato in nome e in favore dell’intera società, e non solo delle autorità governative. Per procedere ad un rafforzamento della governance statistica si deve operare sia sul fronte nazionale, sia su quello europeo”. “La risposta definitiva a questo problema – ha sostenuto Giovannini – può essere data creando un nuovo sistema, analogo a quello delle banche centrali: il Sistema Europeo degli Istituti di Statistica (Seis). Nel Seis l’Eurostat dovrebbe diventare un istituto autonomo, mentre gli istituti di statistica nazionali dovrebbero avere lo stesso status delle banche centrali nazionali. Insieme, l’Eurostat e gli istituti di statistica dovrebbero essere dotati di potere regolamentare in materia statistica. Se si condividesse questa prospettiva – ha ribadito Giovannini nel breve termine si potrebbero adottare decisioni in grado di approssimare il funzionamento del Seis, quale il varo di una Direttiva europea che detti linee-guida che ciascun paese dovrebbe poi introdurre nel proprio ordinamento nazionale”. Giovannini ha quindi lanciato la proposta di un nuovo patto fra statistica e società, sottolineando le condizioni necessarie per la sua realizzazione. “Utilizzando le innovazioni normative recentemente realizzate e il ‘Codice della Statistica Ufficiale’, l’Istat e gli enti del Sistan –ha spiegato- dovrebbero impegnarsi a mettere in pratica in modo rigoroso azioni volte a: assicurare la qualità e la trasparenza dei processi di produzione e diffusione dell’informazione statistica; contenere l’onere sui rispondenti, in particolare le imprese; potenziare la restituzione dell’informazione prodotta ai singoli rispondenti e alla società; accrescere l’accesso per fini di ricerca scientifica ai dati confidenziali raccolti a fini statistici, assicurando la privacy dei rispondenti. E a investire sulla formazione degli operatori dell’informazione (giornali, Tv), al fine di migliorare il loro lavoro e aiutandoli a distinguere le buone dalle cattive informazioni; creare un dialogo continuo con l’utenza, così da recepire le istanze provenienti dalla società e riorientare la produzione verso i bisogni da essa espressi”. Necessario, secondo Giovannini, il contributo di politica e istituzioni. “Da parte loro -ha aggiunto- le differenti componenti della società potrebbero impegnarsi a sostenere, promuovere e proteggere l’attività della statistica pubblica. La politica si potrebbe impegnare a riformare la governance statistica europea e nazionale, i media potrebbero impegnarsi a non dare spazio a dati statistici su temi, per quanto curiosi e potenzialmente interessanti, già coperti dalle statistiche ufficiali e prodotti in base a metodologie non chiaramente spiegate”. E ancora, secondo il presidente dell’Istat “le rappresentanze del mondo produttivo potrebbero impegnarsi a sostenere presso i propri associati le rilevazioni statistiche condotte dal Sistan e sulle quali il consiglio degli utenti si è espresso favorevolmente; il mondo dell’associazionismo e le fondazioni potrebbero impegnarsi su un programma di diffusione della cultura statistica; l’accademia e il mondo della ricerca potrebbero contribuire al disegno di servizi informativi più avanzati e svolgere un ruolo di ‘cane da guardia’ nei confronti dei produttori, pubblici e privati, di informazioni statistiche di dubbia qualità”. Giovannini nel suo intervento ha quindi spiegato le novità che l’Istat sta realizzando e che realizzerà in futuro: “Negli ultimi dodici mesi -ha detto- l’Istat ha avviato un progetto pluriennale, denominato ‘Stat2015’, destinato a disegnare e realizzare un profondo salto tecnologico e organizzativo di un Istituto che vuole essere leader nel trattamento dell’informazione a fini statistici, e nel rapporto con i rispondenti e gli utenti dell’informazione statistica (individui, famiglie, imprese e istituzioni)”. “Cominciamo dagli strumenti di diffusione e comunicazione -ha spiegato il presidente- il nuovo sito web, che sarà profondamente rinnovato nella grafica e nella navigazione, disponibile in italiano e in inglese, più facile da usare anche per l’utente meno esperto; il nuovo data warehouse di diffusione ‘ I.Stat’, disponibile in italiano e in inglese, sarà il contenitore unico in cui verranno depositati i macrodati statistici relativi ai diversi fenomeni economici, sociali ed ambientali. E poi – ha concluso Giovannini – i nuovi strumenti di visualizzazione grafica, che consentiranno la visualizzazione statica e dinamica dei fenomeni di interesse attraverso grafici e mappe, le quali potranno poi essere inserite in altri siti, così da arricchirle con commenti ed altre informazioni (fotografie, documenti) realizzate e selezionate a cura dell’utente”.