Dopo 24 giorni dall’esclusione dei radicali un appello ai radicali di Pia Locatelli

 
A seguito della mia lettera ai membri del Circolo Rosselli del 18 marzo,  e comunque dopo 24 giorni dall’esclusione delle liste radicali in Lombardia, il 23 marzo è in rete un appello ai radicali della Lombardia di Pia Locatelli inviato – senza accompagnamenti – da Roberto Biscardini. Il testo contiene argomenti apprezzabili. La modalità complessiva genera giustificate perplessità. Mia replica.
 
Da: Roberto Biscardini
A: mailinglist@circolorossellimilano.org
Inviato: Mar 23 marzo 2010, 10:43:45
Oggetto:
[Circolo Rosselli Milano] appello di Pia Locatelli
 Testo di accompagnamento: Appello di Pia Locatelli ai Radicali della Lombardia 
 
Allegato
Appello di Pia Locatelli del PSI ai Radicali lombardi
L’assenza del Partito Radicale nella battaglia elettorale della Lombardia rappresenta un grave deficit democratico e testimonia dell’ingiustizia di una legge che salva i grandi partiti e ammazza i piccoli. Allo stesso modo appare del tutto ingiusta l’assenza dell’amica Emma Bonino, alla quale auguro di vincere la battaglia per la Presidenza della Regione Lazio, per dare davvero una svolta laica e progressista a quella Regione martoriata da tempo. Il mio passato e ciò che rappresento nella nostra Regione, mi consentono di rivolgere un appello a tutti i radicali lombardi e chiedere loro un voto per il PSI e per me direttamente, pensando sinceramente di poter rappresentare le loro istanze laiche e di progresso nel futuro consiglio regionale della Lombardia. Il PSI è da sempre il partito più vicino ai radicali e c’è anche stato un momento in cui il percorso comune di tante battaglie per i diritti civili è confluito nel medesimo soggetto politico, quello della Rosa nel Pugno. Le vicende troppo mutevoli della politica hanno poi alienato quel progetto dalle comuni volontà unitarie, ma è comunque presente nella politica del Partito Radicale e del Partito Socialista Italiano l’intenzione di rappresentare in una Regione come la Lombardia, in mano a forze clericali e ultraconservatrici, come Formigoni e la Lega, tutto il campo dei diritti civili, dall’aborto alla bioetica, dai diritti degli extracomunitari a quelli degli omosessuali e della giustizia. La storia e la politica del Partito Socialista Italiano testimoniano il suo impegno per dar voce a queste battaglie, che per il Partito Radicale sono la sostanza stessa del fare politica. Per quanto mi riguarda, le battaglie per i diritti civili mi hanno vista sempre in prima linea: dai tempi dei referendum per il divorzio e per l’aborto, insieme a tutto il PSI lombardo, fino a quelli più recenti, anche a livello nazionale, europeo e internazionale, per l’affermazione dei diritti delle donne e di tutte le persone senza libertà.
Cari amici radicali, il PSI, partito storico dei diritti civili insieme al Partito Radicale, si farà carico delle aspettative politiche dei radicali lombardi. Ed io, quale capolista a Milano, Bergamo e Brescia, assumo l’impegno di dar voce alle istanze politiche del Partito Radicale in Lombardia, per una regione più moderna e per una politica meglio rispondente ai valori di una società pluralista, non bloccata, non corporativa e davvero rispettosa dei diritti fondamentali della persona umana.
 
 
[Circolo Rosselli Milano] appello di Pia Locatelli
Mar 23 marzo 2010, 18:14:43
Da: Stefano Rolando rolandoiulm@yahoo.it
A:Roberto Biscardini ; Giovanni Scirocco giovanni.scirocco@unibg.it
Oggetto: Appello ai radicali di Pia Locatelli
Sono passati ventiquattro giorni dall’esclusione delle liste radicali in Lombardia. Questo appello è un segnale. Ma nella gamma di tutto ciò che la politica ci ha insegnato a fare,  lo chiamerei un “atto freddo”, perché in ventiquattro giorni sensibilità e creatività avrebbero potuto suggerire tante cose. E’ comunque un segnale che, non muovendosi in una “concertazione”, va nella direzione delle coscienze individuali rispetto al voto. Alcune delle quali francamente un po’ irritate per quel che si è visto in queste elezioni. Faccio i miei sinceri  auguri a Pia Locatelli. Forse sui temi sollevati, anche nella sua nota, avremo modo di ragionare su nuove basi.
Stefano Rolando