Domenica 7 febbraio.Dialogo fitto con i cittadini davanti al Duomo di Como.
Stefano Rolando, capolista dei radicali a Como: dialogo fitto oggi con i cittadini davanti al Duomo su democrazia, diritti, giovani, territorio, occupazione, libertà
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Como, 7 febbraio 2010
Tavolo della lista Bonino-Pannella questa mattina davanti al Duomo di Como. Più di cento firme raccolte tra i cittadini per consentire alla lista di presentarsi alla competizione elettorale. Presenti al tavolo il capolista prof. Stefano Rolando e i candidati Gabriella Barbaro, Aldo Guffanti e Rosella Colombo. Interesse di cittadini e turisti per i temi di discussione che – insieme alla richiesta di garantire il diritto democratico alla partecipazione delle liste – hanno costituito un lungo scambio di idee e di opinioni. Tra cittadini che rifiutano il solo contatto e cittadini che, al contrario, interrogano, si confrontano, si distinguono, sostengono.
Emma Bonino fa la differenza, anche nella città di Como. Sul suo nome molti firmano per il diritto della lista, che esprime Marco Cappato come candidato presidente della regione, a partecipare e nell’augurio che una presenza radicale consenta – nel futuro Consiglio regionale della Lombardia – una presenza di garanzia sui diritti dei cittadini. A sapere, a partecipare, a valutare.
“Como è città con alcuni elementi di blocco sociale e politico – ha detto nell’occasione Stefano Rolando – che ha bisogno di aprirsi di più ad una condizione di dialogo e di scambio con la regione, con il paese e con le dimensioni internazionali di cui beneficia molto Milano. Perché questa è una condizione per accelerare la trasformazione della sua economia che ha segnali di crisi, verso ambiti di qualità. L’economia del turismo e della creatività hanno bisogno di cultura, innovazione, competenza”.
“ Perché questo accada – ha aggiunto Gabriella Barbaro – deve essere chiaro il mandato dell’elettorato della provincia di Como verso un vero pluralismo. Noi rappresentiamo proprio la garanzia del valore stesso del pluralismo. Un vento prezioso per Como e la sua società. Lo strazio del muretto che copre la vista del lago è oggi una metafora delle nostre chiusure da rimuovere”.
“Per darci il diritto di dire il nostro pensiero agli elettori – ha detto ancora Aldo Guffanti - chiediamo ai residenti nella provincia di firmare ai tavoli che continueremo a fare in città e provincia e comunque sempre negli uffici elettorali comunali”.