Dettaglio delle esperienze nel settore istituzionale
Nell’amministrazione dello stato
Ha avuto la responsabilità alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (dal 1985 al 1995, chiamato da Giuliano Amato e con i governi presieduti da Bettino Craxi, Amintore Fanfani, Giovanni Goria, Ciriaco De Mita, Giulio Andreotti (VI governo), Giulio Andreotti (VII governo), Giuliano Amato, Silvio Berlusconi, Carlo Azeglio Ciampi e Lamberto Dini).
- dell’attuazione di competenze amministrative nel settore dei media, dell’editoria e del diritto d’autore (portando a compimento dieci provvedimenti normativi nei settori di competenza);
- delle attività di comunicazione istituzionale del governo (mille pubblicazioni, collane editoriali e audiovisive, duecento campagne coordinate, centocinquanta grandi eventi promossi, prima sperimentazione di un sito internet istituzionale in Italia);
- delle attività di promozione del libro e della lettura;
- del coordinamento di eventi culturali e di comunicazione sull’identità nazionale in Italia e nel mondo.
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- quarantennali della Costituzione e della Repubblica italiana,
- i centenari della cinematografia e della radiofonia,
- il programma mondiale Media Save Art (con Unesco e Beni Culturali),
- il coordinamento degli eventi culturali in Italia paralleli ai campionati mondiali del 1990,
- l‘avviamento delle fiere del libro di Torino e Napoli,
- il coordinamento degli eventi italiani alla Buchmesse 1988 (Italia ospite d’onore)
- convegni internazionali sulla trasformazione del diritto d’autore,
- mostre ed eventi sull’Italia in Cina, Giappone, India, Brasile, Argentina, Russia e tutta l’Europa comunitaria (con programmi specifici bilaterali promossi insieme al MAE in Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Belgio).

- la costituzione del coordinamento europeo responsabili attività comunicative dei governi (Club ofVenice, 1986),
- la fondazione dell’Associazione professionale di settore (1990),
- la redazione dei profili disciplinari della materia nell’ambito del comitato ministeriale per la costituzione dei corsi di laurea in Scienze della Comunicazione (1991),
- la fondazione del Salone sulla comunicazione pubblica a Bologna (1994),
- l’avvio dell’elaborazione della legge quadro di settore (dal 1993, poi divenuta l. 150/2000,
- la realizzazione del primo Rapporto sulla comunicazione pubblica in Italia (per il Cnel, 1995).
- Ha dedicato un costante impegno ai temi della comunicazione istituzionale in materia di sicurezza, inclusione sociale, situazione di crisi e di emergenza (promuovendo anche una conferenza nazionale su questa materia in collaborazione con la Regione Valle d’Aosta i cui atti sono pubblicati integralmente nel fascicolo n. 13/2002 di Rivista italiana di comunicazione pubblica (Franco Angeli).
- Ha fatto parte del comitato Formez (2006-2007) per il Rapporto sulla riforma della P.A. responsabile del capitolo “L’Amministrazione come sistema relazionale” (presentato al CNEL il 14 giugno 2007).
- Ha fatto parte della commissione per la valutazione dell’impatto formativo della normativa sulla comunicazione istituzionale presso il Ministero della Funzione Pubblica.
- Come consigliere di ministri ha promosso l’attivazione dell’organizzazione delle attività di comunicazione istituzionale nella scuola italiana (Rapporto al Ministro e predisposizione delle misure normative e organizzative 1999-2000) e la ricognizione sull’attuazione della legge 150 in tutte le pubbliche amministrazioni italiane con rapporto al ministro di analisi e di proposte riorganizzative (2004-2005).
Nel 2004-2005 ha coordinato le ricerche sulla percezione di immagine tra italiani e romeni e realizzato sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri (Ministro Franco Frattini) la conferenza di presentazione del rapporto a Bucarest (dicembre 2005).Rapporto pubbliocato da FrancoAngeli.
Nel 2008 ha coordinato il secondo ciclo di queste ricerche realizzato nel quadro della convenzione tra Fondazione Università IULM e Unimpresa Romania, l’associazione delle 24 mila imprese italiane operanti in Romania, con il patrocinio dei due Ministeri degli Esteri. In tale ambito dirige l’Osservatorio sulle relazioni italo-romene creato presso la Fondazione (sito operante da gennaio 2009, www.ossservatorioitro.net) in collaborazione con l’istiutto di ricerche sociologiche di Bucarest CURS. Il rapporto sarà reso pubblico ad inizio 2009.
“Per quasi venti anni ho avuto, in una funzione o nell’altra, la bandiera italiana dietro la scrivania. A tanti, lo so, a me certamente – sarà questa pure una ovvietà – questo segnale simbolico ha conferito un sentimento di responsabilità che, anche con informalità e talvolta con qualche scanzonatura, ha accompagnato anche i gesti privati di una giornata di lavoro. Un sentimento che si mescola con un’altra visceralità, spesso non raccontabile. La gente la conosce poco. I politici la considerano una presunzione tecnocratica. I media non la credono. Ma basta aver letto I tre moschettieriper capire che essa è vecchia come il mondo. L’aspirazione di una certa parte di funzionari di lavorare per un “re degno del trono”. Con conseguenti infiniti travagli”.
Nel sistema regionale
- Come direttore generale del Consiglio Regionale della Lombardia (1997-2001) ha operato per il ridisegno dell’organizzazione amministrativa, creando le strutture relazionali (coordinate anche territorialmente) e quelle di analisi e valutazione dell’impatto legislativo, potenziando attività di R&S e comunicazione, promuovendo il sito istituzionale, una qualificata collana editoriale e una convegnistica progettata con il sistema universitario.
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- Come segretario generale della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali (2001-2006), ha creato la struttura di coordinamento e rappresentanza a Roma, fondato e diretto la rivista Parlamenti regionali , coordinato l’organizzazione di tre assemblee nazionali degli eletti, sostenuto le attività di relazioni internazionali e creato supporti argomentativi per il dibattito sulle riforme costituzionali e istituzionali.

Roma, Camera dei Deputati, 2003 – Riccardo Nencini (Toscana), Roberto Louvin (Valle d’Aosta), Attilio Fontana (Lombardia), Stefano Rolando
- Ha presieduto l’organo di studio costituito dalla Regione Lombardia nel 2007 presso IRER (istituto regionale di ricerca) finalizzato alla preparazione delle normative di competenza regionale in materia di comunicazioni.(pdl “Disciplina del sistema regionale delle comunicazioni” novembre 2007).
- Ha avuto la responsabilità scientifica (come segretario generale di Fondazione Università IULM) della ricerca condotta dal prof. Michele Trimarchi sul profilo dell’economia della creatività in Lombardia (per IReR e Regione Lombardia, 2008).
Nel corso dei più recenti anni di esperienza nel sistema regionale (prima come direttore generale del Consiglio regionale della Lombardia, poi – in affiancamento dell’Università – come segretario generale della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali italiane ha rivolto le proprie attenzioni soprattutto sui temi delle riforme istituzionali, sui problemi di conflitto e di coesione tra le istituzioni, sul difficile significato moderno della democrazia parlamentare.
- Nel quadro di questa esperienza restano le tracce significative della rivista quadrimestrale Parlamenti Regionali che ha fondato nel 2001 e che ha diretto fino alla fine del 2006, quando la Conferenza (sotto la presidenza di Alessandro Tesini) ne ha sospeso le pubblicazioni.
- Giancarlo Morandi, di tradizione liberale e appartenente a Forza Italia, lo ha chiamato come direttore generale del Consiglio regionale della Lombardia (con Franco Angeli editore ha curato con lui un libro-intervista di riepilogo di questa esperienza dal titolo “Libertà e identità”).
- Roberto Louvin, al tempo esponente dell’Union Valdotâine poi a capo di un nuovo movimento autonomistico, presidente prima del Consiglio e poi della Giunta della Valle d’Aosta, costituzionalista attento ai diritti complessi delle autonomie, lo ha voluto segretario generale della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee e con cui ha condiviso una fertile stagione di iniziative (di cui la rivista Parlamenti Regionali è traccia). Poi confermato da Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale della Toscana, socialista con esperienze parlamentari nazionali ed europee e da Attilio Fontana (presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Lega Nord, in seguito sindaco di Varese). E successivamente da Alessandro Tesini (ds di origine aclista-socialista, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia). Fino a conclusione naturale del mandato a fine 2006 che – anche intenzionalmente – non è stato più prolungato.
Nell’area delle questioni europee
Ha fondato nel 1986 – con il Commissario Cultura e Informazione Carlo Ripa di Meana – il coordinamento europeo dei responsabili della comunicazione istituzionale dei governi dei paesi membri dell’Unione (Club di Venezia), a cui partecipano anche i direttori della comunicazione delle istituzioni comunitarie (Commissione, Consiglio, Parlamento) di cui è tuttora presidente.
E’ stato designato dalla Commissione europea nel 1994 a co-presidedere la conferenza europea sull’audiovisivo, svoltasi presso la sede del Parlamento europeo a Bruxelles.
E’ stato presidente dal 1992 al 1995 di Eurovisioni, associazione tra istituzioni e imprese nel settore del cinema e dell’audiovisivo che realizza il Festival-forum presso Villa Medici a Roma.
Ha rappresentato l’Italia nell’ambito del Comitato degli utilizzatori dell’informazione promosso dal Commissario europeo all’Informazione e alla Cultura Joao de Deus Pinhero.
Come direttore generale dell’informazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha gestito per dieci anni iniziative di informazione, comunicazione e divulgazione sui temi dell’integrazione europea (campagne, pubblicità, audiovisivi, pubblicazioni destinate a tutti i target sociali) in costante collaborazione con le istituzioni comunitarie.
Ha gestito – affiancando numerosi ministri – tra il 1988 e il 1995 il negoziato comunitario su molti dossier delle problematiche dell’informazione, del sistema mediatico, della società dell’informazione, del sistema audiovisivo e dei rapporti tra cinema e televisione.
Nella stessa veste ha realizzato molteplici iniziative bilaterali nel settore della comunicazione istituzionale, con riferimento ai temi dell’immagine e dell’identità nazionale nella trasformazione dello scenario comunitario (con Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Portogallo e Grecia).
E’ autore del dossier Italia-Europa. Identità e comunicazione, curato con E.Lio, con prefazione di G. Amato, edito nel 2000 da Franco Angeli.
Ha svolto continuata attività formativa in materia di comunicazione istituzionale europea per conto della Rappresentanza italiana della Commissione europea e recentemente anche del CIDE.
Il 21 novembre 2008 ga tenuto una relazione sul tema “Comunicare l’Europa” nell’ambito del convegno promosso a Frascati dal think-thank di Glocus presieduto da Linda Lanzillotta (riferimenti sul sito di Glocus).
Ha iniziato la sua attività professionale all’inizio degli anni settanta come ricercatore socio-economico e – nel periodo 1971-1972 – è stato responsabile del progetto di ricerca sulle tendenze di sviluppo della siderurgia nei paesi del bacino del Mediterraneo per incarico del Commissario europeo agli Affari industriali e tecnologici Altiero Spinelli.
E’ tuttora presidente onorario (ma attivo nella programmazione degli eventi) del Club di Venezia che ha raggiunto i 27 membri in rappresentanza dei paesi aderenti alla UE oltre ai responsabili della comunicazione istituzionale del Parlamento europeo, della Commissione e del Consiglio. Presso il Consiglio a Bruxelles è radicato il segretariato operativo. Le ultime sessioni si sono tenute a Roma a novembre 2007 (scelta compiuta in relazione all’anno del 50° dei Trattati di Roma) e a Venezia (il 21 e 22 novembre 2008). L’incontro annuale autunnale è programmato in Italia (tendenzialmente a Venezia). L’incontro primaverile avviene nella sede scelta tra le candidature avanzate (la sessione del primo semestre 2008 è avvenuta in Slovenia dal 5 al 6 giugno).