Bisio, Fo e Veronesi (Facebook 17 e 20 febbraio 2013)
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Buona e mala politica / Diario di trincea 22
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Claudio Bisio
ieri sera a Sanremo Bisio ha fatto il primo serio editoriale sulla competizione elettorale in corso. La buona o la mala politica dipendono largamente da buoni o cattivi cittadini. La domanda conta. E il venir meno della “politica” nel suo storico pedagogismo sociale positivo ha lasciato la formazione dell’opinione pubblica tra il propagandismo e la distrazione di massa. Per questa ragione se la Lombardia svoltasse, proprio a favore di un civico che si offre alla politica per estremo senso di responsabilità, sarebbe un segnale serio per gli italiani. E’ l’altra parte del discorso che Bisio – per ragioni di par condicio – non poteva fare.
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Buona e mala politica/ Diario di trincea 23
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Fo e Veronesi
Dario Fo che – perdendo di vista la sostanza della battaglia politica che dovrebbe stargli più a cuore (la costituzione della Repubblica di Salò al nord, con Maroni e Berlusconi a fare le Grande Sentinelle della ridotta) – va in piazza con Grillo a sostenere che va tutto ribaltato; e Umberto Veronesi che – non percependo che la coalizione di centrodestra sostiene in materia civile e bioetica tutto il contrario di quello che lui ha pensato tutta la vita – va al Teatro Dal Verme per sostenere un candidato del PDL in Regione lasciando (finora) accreditare dal segretario del PDL Mantovani che “Veronesi è con noi e voterà Maroni”, sono due segnali di un certo sfaldamento che, al di là del diritto individuale all’opinione e alla manifestazione del pensiero, investono la responsabilità di dialogo di un rinnovato centrosinistra nell’immediato futuro non solo del nord ma dell’Italia intera (per il rilievo anche internazionale che hanno queste due figure). Qualcosa si è rotto in quel patto inter-generazionale che Umberto Ambrosoli ha dichiarato nella sua campagna e nel suo programma di voler perseguire. Ma proprio perché lo ha dichiarato – partendo da una posizione di grande chiarezza valoriale, di nitida proposta etica, di seria progettualità riformatrice – dovrebbero ora esserci i margini perché figure diverse ma molto rappresentative di una storia civile abbiano il tempo e il modo di una riflessione in pubblico sulla vera partita che il 24 e il 25 febbraio si giocherà in Lombardia. Un auspicio che è dettato dall’idea che per ragionare non c’è limite di età e che per cambiare la politica tutte le risorse, soprattutto quando autorevoli, sono preziose.
VERONESI: MIE IDEE E VALORI NOTI, VOTERO’ COERENTEMENTE (ANSA) – MILANO, 20 FEB – ”Non ho fatto alcuna dichiarazione di voto: come Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia e’ mio dovere non appoggiare nessun partito in fase preelettorale, ma impegnarmi affinché chi governerà, a qualsiasi schieramento appartenga, una volta insediato comprenda e tuteli le esigenze dei malati e delle loro famiglie”. A dirlo e’ l’oncologo e senatore Pd Umberto Veronesi, che ha affidato il suo pensiero a una nota. ”Come cittadino, i miei valori, le mie battaglie e le mie idee sono note – ha aggiunto – e si rispecchiano con assoluta trasparenza nella mia storia personale. Voterò coerentemente a tutto questo”. (ANSA).
(OMNIMILANO) Milano, 21 FEB – “Dario Fo mi ha appena autorizzato a comunicare la sua scelta di voto disgiunto: alla Regione Lombardia votera’ per Umberto Ambrosoli“. E’ quanto scrive Gad Lerner in un post comparso sul suo profilo Facebook.