Aperta la sessione del Club of Venice: crisi e transizione, come comunicare Europa?

CLUB OF VENICE
PLENARY MEETING – 18-19 NOVEMBER 2010
VENICE, ITALY
BIBLIOTECA MARCIANA, Piazzetta San Marco, 7
Crisi e transizione. Comunicare è semplificare.
Come comunicare la complessità dell’Europa?
All’apertura l’assessore alla cultura di Venezia Tiziana Agostini e il presidente del CdV Stefano Rolando. Quaranta direttori della comunicazione istituzionale dei paesi membri della UE e di tutte le istituzioni comunitarie. Nella sessione di apertura anche il presidente di Euronews Philippe Cayla e il direttore di Agence Europe Giampiero Gramaglia. Mike Granatt modera il dibattito.
Il saluto del Dipartimento Affari Comunitari del governo italiano che ha coordinato l’organizzazione.


(Venezia, 18 novembre 2010) – Al cuore della prima parte dei lavori della 25a sessione del Club di Venezia, apertasi questa mattina nella magnifica cornice della Biblioteca Marciana davanti a Palazzo Ducale a Venezia,  la domanda del coordinatore del meeting, l’inglese Mike Granatt:dite in libertà qual è la vostra proposta professionale per un nuova adeguata comunicazione dell’idea di Europa”. Il giro di tavolo è entrato così nel vivo: chi chiede una capacità dell’Europa di rappresentare di più le attese dei cittadini, chi propone di semplificare la complessità e di ridurre il bizantinismo comunitario (linguaggi che devono rappresentare la sovranità a metà tra gli Stati Nazione e le istituzioni sopranazionali), chi chiede di imboccare più decisamente la via dei social networks interattivi, chi di migliorare il rapporto con i media tradizionali perchè non siano indotti solo a parlare delle patologie.
Da un lato è necessario che le strutture professionali della comunicazione – ha detto Stefano Rolandodiventino più strategiche, cioè abbiano maggior ruolo nei processi decisionali, cosa che nel 65% dei casi in Europa non avviene; dall’altro l’Europa politica dovrebbe investire di più sulla leadership europea, oggi non in grado di sostenere autorevolmente una comunicazione credibile per i cittadini che non la sentono provenire da personalità davvero popolari”. Il meeting di Venezia – a cui il Comune, attraverso l’assessore alla Cultura Tiziana Agostini ha rivolto un cordiale benvenuto – avviene poco dopo lo svolgimento a Bruxelles della prima conferenza europea della comunicazione nel settore pubblico promossa dal Comitato delle Regioni UE presso il Parlamento europeo. Si sono create le condizioni per formare una vera rete di operatori a diversi livelli di responsabilità (strutture comunitarie, stati, regioni, città e territori). Laurent Thieule – direttore della comunicazione del Comitato Regioni – ha annunciato che le conferenze saranno annuali e stablizzeranno l’analisi dell’andamento anche professionale di questo settore. Il direttore della comunicazione del governo belga, Olivier Alsteens (paese presidente di turno della UE) ha confermato che il CdV continuerà a fornire il suo contributo a questa esperienza. “Bisogna puntare però a uno statuto professionale e a uno statuto disciplinare della materia in Europa – ha detto ancora Stefano Rolandoper garantire una base deontologica e formativa comune ai paesi membri e alle migliaia di operatori che stanno svolgendo la loro esperienza nel campo”.
Il saluto del Dipartimento delle Politiche Comunitarie del governo italiano che ha coordinato l’organizzazione dei lavori – insieme al Segretariato del Consiglio UE (Vincenzo Le Voci) è stato portato da Anna Maria Villa (“la maggior parte della comunicazione – ha detto – si svolge in partenariato con Commissione e Parlamento e questo rende più forte i messaggi; se divisi la comunicazione, che cerca di orientarsi soprattutto verso i giovani, di indebolisce; ”).
Il saluto della Biblioteca Marciana è stato portato dalla Direttrice Maria Letizia Sebastiani.
La sessione pomeridiana è centrata sugli sviluppi delle attività audiovisive e sulla comunicazione interattiva. Giornalismo e nuovi media, le esperienze di innovazione nei vari paesi. Relazioni di Mikko Norros e Villu Kand, rappresentanti dei paesi baltici.
Sul ruolo delle agenzie di informazione europea hanno portato un utile contributi i direttori di Euronews Philippe Cayla e di Agence Europe Giampiero Gramaglia.

Il testo della relazione di apertura di Stefano Rolando al link
http://stefanorolando.it/index.php?option=com_content&view=article&id=685;opening-statement-club-of-venice-biblioteca-marciana-ve-18-novembre-2010&catid=39;testi&Itemid=63