A Forum PA panel sul nuovo management della PA
Nota informativa
Non sprecare la crisi
Il nuovo management della PA italiana
rivendica profilo di classe dirigente.
Stefano Rolando intervista giovani direttori generali (Stato, Regioni, Enti locali):
Monica Parrella (Funzione Pubblica), Giorgio De Rita (DigitPA), Angelo Nardozza (Regione Basilicata), Michele Camisasca (Regione Lombardia), Cinzia Bricchi (Provincia di Piacenza).
Roma, 19 maggio 2010
Quattro temi di fondo posti da Stefano Rolando (Università IULM, Milano) a un qualificato panel di giovani direttori generali che – nello Stato, nelle Regioni, negli Enti locali – gestiscono la mediazione tra decisori politici e filiere operative nelle strutture: la capacità istruttoria a fronte dei temi posti dal lungo ciclo della crisi; l’assunzione di responsabilità rispetto all’operato; il delicato tema dell’indipendenza (tra relazionamento e appartenenze), l’ingresso reale nell’età della valutazione.
Sono intervenuti, con veloci giri di tavolo, Monica Parrella (Funzione Pubblica), Giorgio De Rita (DigitPA), Angelo Nardozza (Regione Basilicata), Michele Camisasca (Regione Lombardia) e Cinzia Bricchi (Provincia Piacenza). Tutti rivendicano profilo di “classe dirigente” rispetto al rapporto di “mediazione competente” tra politici e funzionari, facendo tuttavia concessioni sulla qualità dei contesti “a macchia di leopardo” e sul ritardo di un effettivo processo di valutazione (“ma le leggi ci sono” dice Monica Parrella). In lenta marcia anche l’evoluzione delle culture di base, da quelle giuridiche funzionali al controllo (ancora dominanti), a quelle socio-economiche più funzionali a esigenze di sviluppo (“ancora insufficientemente radicate” dice Giorgio De Rita). Disparità nord e sud? Per Nardozza il problema c’è, per Camisasca no. Ma per tutti si deve mettere mano ad una accelerazione della modernizzazione formativa.