17/07/2008 – In diretta a Fahrenheit, Radiotre Rai
Un’ora serrata di dialogo centrata nella prima parte su domande per sollecitare negli ascoltatori la voglia di interagire sul tema “Di che generazione sei? A quale generazione ritieni di appartrenere? A quale generazione avreesti voluto appartenere?”. Con molti sms e molte mail di interlocuzione. E con analisi dell’autore sul posizionamento della “generazione del 48” rispetto a numerosi eventi, al rapporto tra 68 e derive terroristiche, sulle culture relazionali, sull’attuale rapporto con i giovani. Nella seconda parte in replica ad interviste a Pier Giorgio Bellocchio sull’esperienza della rivista “Quaderni piacentini” e con il curatore di una antologia di “Quindici” rivista diretta da Alfredo Giuliani e poi da Nanni Balestrini tra il 1967 e il 1969. “Il mio punto di vista era ed è diverso dai profili di queste riviste sessantottine – ha osservato Stefano Rolando – io ho fatto parte a fine anni anni sessanta del Mulino diretta da Giorgio Galli e negli settanta della redazione storica di Mondoperaio diretta da Federico Coen, ma considero che molti intellettuali della sinistra che provenivano da un ceppo socialista degli anni cinquanta hanno avuto più etica davanti al potere rispetto ad una certa intellighentia comunista che attaccava la borghesia ma guadagnava soldi sulle prime pagine dei giornali più borghesi e facendo il cinema che le consentiva la DC”. www.fahrenheit.it