150° a Cassino: 11 febbraio Stefano Rolando e 28 febbraio Lucio Villari

L’ ASSOCIAZIONE CULTURALE LETTERATURE DAL FRONTE
in collaborazione con gli Istituti di scuola superiore di Cassino – Liceo Scientifico “G. Pellecchia” – Liceo Pedagogico “M.T. Varrone”- Liceo Classico “G. Carducci”- Itis “Maiorana” – ITC “Medaglia d’Oro” – IPIA “Righi” – Liceo Classico “S. Benedetto”
organizza due incontri
 
L’ITALIA A PROVA DI UNITA’
prof. Stefano Rolando– Università IULM – Milano
venerdì 11 febbraio, ore 10.30
presso l’Aula magna del Liceo Scientifico “G. Pellecchia”
Cassino, via Folcara
introduce dott.ssa Clara Abatecola – Segretario Gen. LETTERATURE DAL FRONTE
 
BELLA E PERDUTA
I cento volti del Risorgimento italiano
prof. Lucio Villari– Università degli Studi di Roma 3
lunedì 28 febbraio, ore 10.30
presso l’Auditorium del Liceo Pedagogico “M.T. Varrone”- Cassino
Cassino, Viale Europa
Introduce dott. Federico Sposato – Presidente LETTERATURE DAL FRONTE

I temi della lezione conferenza del prof. Stefano Rolando

La riflessione e il dibattito sul “centocinquantenario” ruotano su due aspetti prevalenti:
·         il contenuto evolutivo dei 150 anni (in cui si riesamina la storia del risorgimento, di due guerre mondiali, di fascismo e antifascismo, della costituzione e della repubblica, fino alla strana e indefinita stagione presente);
·         il senso oggi dell’espressione “unità d’Italia”, per rispondere al quesito “a cosa serve oggi questa unità ?”.
Stefano Rolando – professore all’Università IULM di Milano, già direttore generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dove per anni si è dedicato alla comunicazione istituzionale sui temi più rilevanti dell’identità e dell’immagine nazionale – sta preparando un libro di colloqui con esponenti di varie tradizioni politico-culturali italiane proprio dedicato al tema della Italia a prova di unità.
Una unità infatti che è messa a prova dalla costruzione dell’Europa la quale riduce la dimensione ottocentesca degli stati-nazione;  dalla globalizzazione che trascende i confini nazionali;  dal crescente localismo (che è anche una reazione alle tendenze global);  da fenomeni autonomisti e di tendenza secessionista. Ma soprattutto alla crisi dei rapporti nord e sud che hanno fatto dire e scrivere di un’Italia sul punto di rompersi.
All’interno di una analisi su come si è svolto (o anche come non si è svolto) fin qui il dibattito sul centocinquantenario, la conferenza programmata l’11 febbraio cercherà di descrivere le attuali principali prove di unità sia dell’identità che della condizione reale dell’Italia e proporrà ai giovani il tema della loro appartenenza al tempo stesso locale, regionale, nazionale, europea e globale che possono finalmente essere compresenti e non conflittuali.